Eternit come sostituirle

ETERNIT IN CONDOMINIO

Cosa fare se il vicino ha la tettoia in eternit?

Le coperture contenenti amianto possono provocare tumori. Vanno obbligatoriamente segnalate all’Asl o alle Forze dell’ordine. Anche on line e in forma anonima.
Non solo è dannosa ma anche illegale. La tettoia in eternit, come altre coperture di piccoli o grandi fabbricati contenenti amianto, sono bandite da 25 anni [1]. Eppure c’è chi ancora non si disturba a far rimuovere quelle lastre, creando un potenziale danno a se stesso e a chi vive attorno: l’amianto contenuto nell’eternit, infatti, è un minerale estremamente nocivo per l’uomo, che provoca tumori e malattie croniche all’apparato respiratorio. Allora, cosa fare se il vicino ha la tettoia in eternit? Lo si può denunciare? E a chi fare la segnalazione?

Edifici con coperture in eternit: il censimento obbligatorio

Spetta alle Regione fare il censimento dei siti che contengono delle coperture o delle parti in eternit, oltre che predisporre dei piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto. Il censimento è obbligatorio e vincolante per quanto riguarda edifici pubblici, locali aperti al pubblico, immobili di utilizzazione collettiva (una scuola, un ospedale) e blocchi di appartamenti, cioè condomini. Ad ogni modo, tutti gli edifici in cui si sa che ci sono delle lastre o delle tettoie in eternit vanno censiti, indipendentemente dall’uso che se ne fa.

Tettoia in eternit: chi ha l’obbligo di denuncia?

I proprietari degli immobili che hanno una tettoia, un tetto o una qualsiasi copertura in eternit sono obbligati a presentare denuncia all’Asl, cioè a segnalarne la presenza alle autorità sanitarie locali. Quando si dice «proprietari degli immobili» si dice anche Ente pubblico: se, ad esempio una scuola pubblica o l’ufficio distaccato di un ministero ha una copertura in eternit, il dirigente scolastico o il responsabile di quell’ufficio pubblico ha l’obbligo di segnalazione.

La tettoia in eternit o, comunque, una qualsiasi copertura realizzata con questo materiale, deve essere rimossa obbligatoriamente solo se presenta qualche fonte di rischio. Ad esempio, se con il passare del tempo temporali e grandine l’hanno in parte sbriciolata: se l’eternit viene reso friabile, rilascia nell’aria delle microfibre molto nocive per la salute dell’uomo. In questo caso, la sua rimozione e sostituzione sarà doverosa. Altrimenti si possono eseguire altri interventi come l’incapsulamento o la sovracopertura. Attenzione, però: il semplice cittadino non può eseguire questo tipo di interventi, come nemmeno la rimozione: il lavoro deve essere fatto da ditte specializzate ed autorizzate, iscritte all’Albo nazionale dei gestori ambientali, che provvedono sia alla rimozione sia allo smaltimento della tettoia in eternit o di qualsiasi altra copertura contenente amianto.

Cosa fare se il vicino ha la tettoia in eternit e non lo segnala

Senza dover per forza entrare in guerra con il dirimpettaio, se il vicino ha la tettoia in eternit, magari danneggiata, ma non lo segnala come d’obbligo alle autorità sanitarie, basta rivolgersi all’Asl oppure, anche via Internet ed in forma anonima, ad uno dei siti delle tante associazioni che si occupano di questo problema. La segnalazione può essere fatta anche ai Vigili urbani o al Nucleo ecologico e tutela ambientale dei Carabinieri. Sul web, inoltre, è possibile trovare il modulo di esposto-denuncia per presenza di amianto. Come detto, è possibile fare la segnalazione in forma anonima, per non entrare subito in conflitto con il vicino, ma se riporta la firma e le generalità del denunciante e più probabile che venga considerata attendibile.

Ricevuta la segnalazione, l’Asl contatta l’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione del’ambiente), la quale eseguirà gli opportuni test per rilevare l’eventuale presenza di amianto nell’aria e la sua quantità. Si deciderà, a questo punto, come intervenire sulla tettoia o sulla copertura in eternit.

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